Poter avere in casa una finestra sul mare che permetta di osservare pesci sgargianti e coralli colorati è indubbiamente il sogno di ogni acquariofilo.

Per chi si avvicina al mondo dell’acquario marino, però, è più semplice progettare un acquario dedicato principalmente all’allevamento di pesci, la cui gestione risulta meno impegnativa quando paragonata ai bellissimi acquari di barriera. 

Per la scelta dell’acquario è consigliabile orientarsi verso vasche di almeno 90 cm, in modo da fornire spazio per il nuoto anche a pesci chirurgo o pesci angelo di dimensioni relativamente importanti.

Un acquario marino per pesci può essere allestito anche in una vasca chiusa, allo scopo di prevenire spiacevoli salti dei nostri ospiti; certo è che esteticamente un acquario aperto presenta un impatto maggiore, linee più pulite, intriganti riflessi e giochi di luce sul soffitto.

Inoltre una vasca aperta offre la possibilità di essere convertita con poche modifiche in un acquario di barriera. 

Per la gestione di questo tipo di acquario è importante dotarsi di un buon filtro.

Diventa molto utile, se non indispensabile, una vasca di filtraggio detta Sump.

Nella sump trovano alloggio tutti gli elementi del filtro meccanico come spugne, resine per contenere nitrati e fosfati, come Amtra Nitrat Reduct e Phosphat Reduct, uno schiumatoio, in grado di ridurre la quantità di residui organici prima che diventino inquinanti, oltre al riscaldatore necessario per mantenere stabile la temperatura del nostro acquario tropicale.

Questa vasca permette di mascherare la strumentazione tecnica all’interno del supporto e consente di installare apparecchiature leggermente sovradimensionate, in modo da gestire meglio il carico organico che questi acquari tendono ad avere.

All’interno della vasca le rocce ospitano i batteri che si occupano della demolizione degli inquinanti, un po’ come i cannolicchi fanno negli acquari d’acqua dolce, e fanno da supporto per alcuni coralli molli.

Un acquario di pesci consente infatti l’inserimento di robusti Sarcophyton, fluttuanti anemoni e Sinularie che portano le loro ramificazioni verso la superficie dell’acqua, meno sensibili agli inquinanti e con meno richieste di luce rispetto ai loro parenti dotati di scheletro calcareo.

Per mantenere bassi i livelli di nitrati e fosfati è importante, oltre all’integrazione di batteri con prodotti come Amtra Proclean e al supporto dello schiumatoio, effettuare dei piccoli cambi d’acqua a seconda delle necessità dell’acquario. L’acqua salata dell’acquario deve essere preparata partendo da acqua pura proveniente da un impianto di osmosi inversa, integrata con 33-35 grammi per litro di sale sintetico.

Per completare l’acquario basterà stendere uno strato di aragonite o sabbia calcarea sul fondo, aspettare la fine della maturazione e inserire i primi ospiti!

Che siano piccoli pesci di branco, eleganti pesci chirurgo, timide murene o grandi pesci angelo, un acquario creato per le loro esigenze sarà l’attrazione principale della casa, e terrà grandi e piccoli incollati ai suoi vetri!

AUTORE

Lorenzo Tarocchi

Lorenzo Tarocchi

Laurea magistrale in Agraria, Master in Acquacoltura e Ittiopatologia.

Classe 1986, Laurea magistrale in Agraria, Master in Acquacoltura e Ittiopatologia. Appassionato di pesca e di tutto quello che vive sott’acqua, inizia lavorando in un negozio di Acquari nel 2010 ed in seguito in una delle maggiori serre italiane specializzate nell’importazione di pesci tropicali, collaborando nel frattempo con il Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa e con importanti aziende del settore.