L’acquario marino di barriera non è solo un acquario con acqua salata, ma un vero e proprio mondo tra 5 vetri, dove, proprio come in natura, la crescita dei coralli crea un piccolo reef in cui pesci e invertebrati vivono e interagiscono regalandoci un trionfo di colori.

Per allestire un acquario di barriera è importante tenere di conto delle esigenze degli animali più delicati che andremo a ospitare: i coralli.

Sebbene le loro forme ramificate o tappezzanti ricordino molto più degli organismi vegetali, i coralli sono a tutti gli effetti animali. Parenti delle meduse, nel loro piccolo sono predatori formidabili, che si nutrono dello zooplancton presente nell’acquario grazie ai loro tentacoli urticanti.

Alcuni tra i coralli più comuni beneficiano anche della simbiosi con un particolare gruppo di alghe, chiamate Zooxantelle, che, tramite la fotosintesi, utilizzano la luce per fornire nutrimento al corallo ottenendo in cambio riparo e protezione.

Esternamente, questo scambio ci regala meravigliose fluorescenze e colori accesi.

Per questo motivo, dunque, la luce è un punto chiave della progettazione di un acquario marino. Non tutti i coralli necessitano dello stesso spettro luminoso, per cui è importante scegliere la corretta illuminazione per le proprie esigenze, affidandosi a lampade modulabili, come la lampada Amtra led system reef WiFi.

Per ottimizzare l’illuminazione di un acquario di barriera è consigliabile una vasca aperta, in modo da non schermare la luce diretta ai coralli e da garantire un corretto scambio di anidride carbonica e ossigeno tra la superficie dell’acqua e l’aria. Un’ottima vasca è la Station Tank Reef Amtra.

Le Zooxantelle, inoltre, utilizzano Nitrati e Fosfati come “mattoni” per la loro crescita, ma un eccesso di questi elementi le porta a proliferare nei tessuti dei coralli e, se è vero che la loro presenza garantisce colorazioni intense, è altrettanto vero che una loro concentrazione troppo elevata porta alla perdita di intensità di colore e allo scurimento del corallo stesso.

Quindi, nonostante una moderata quantità di rifiuti organici sia ben tollerata dai coralli, essa rimane un problema per noi acquariofili, che vorremmo avere sempre vasche coloratissime.

La gestione degli inquinanti è un altro punto da considerare nell’allestimento di un reef.

Fortunatamente la tecnica ci fornisce strumenti per evitare l’innalzamento delle concentrazioni di queste sostanze come lo schiumatoio Amtra Square Skim, che grazie al costante contatto tra finissime bolle d’aria e acqua dell’acquario, riesce ad eliminare le proteine derivate dalla decomposizione.

Altra cosa importante per la gestione dei residui è affidarsi ad una costante integrazione di batteri che aiutano l’acquario ad abbattere le sostanze residue sfuggite allo schiumatoio.

In acquari come il nostro Amtra station Tank Reef è possibile alloggiare al di sotto dell’acquario un sistema di filtraggio a sump in modo da nascondere buona parte della tecnica dell’acquario, come l’ingombrante schiumatoio, lasciando un design dell’acquario molto più pulito.

Una volta trovato il giusto set-up di luci e filtraggio sei pronto a goderti il tuo acquario, ma ricordati che la crescita dei coralli sottrae all’acqua carbonati, calcio, magnesio e microelementi che andranno integrati con prodotti come Amtra Reef X, Amtra Reef Y e Amtra Reef Z.

Se non hai a disposizione molto spazio o hai bisogno di un acquario che richiede manutenzioni più rapide non ti preoccupare. Grazie al progresso della tecnica è possibile allestire dei piccoli acquari di barriera, chiamati Nanoreef, funzionanti come le vasche più grandi e capaci di ospitare anche coralli esigenti.

Possono essere allestiti anche da chi vuole osservare piccoli pesci ed invertebrati che andrebbero persi in vasche di grandi dimensioni, come i piccoli gamberi Thor o i simpatici Gobiodon! 

 

AUTORE

Lorenzo Tarocchi

Lorenzo Tarocchi

Laurea magistrale in Agraria, Master in Acquacoltura e Ittiopatologia.

Classe 1986, Laurea magistrale in Agraria, Master in Acquacoltura e Ittiopatologia. Appassionato di pesca e di tutto quello che vive sott’acqua, inizia lavorando in un negozio di Acquari nel 2010 ed in seguito in una delle maggiori serre italiane specializzate nell’importazione di pesci tropicali, collaborando nel frattempo con il Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa e con importanti aziende del settore.