L’acqua è vita. Quante volte abbiamo sentito questa frase?

In effetti, se ci pensiamo, gli esseri viventi sono composti in buona parte da acqua e di acqua hanno bisogno per svolgere le loro funzioni fisiologiche, regolare la temperatura e trasportare ossigeno, sostanze nutritive o di scarto.

Il suo ciclo si ripete dalla nascita del nostro pianeta, ed è grazie alla sua azione che è stato modellato il nostro mondo. Nella sua corsa dalle nuvole al mare l’acqua erode montagne e scava il terreno, caricandosi di elementi disciolti che forniscono importanti sostanze agli esseri viventi.

Ogni volta che si forma una goccia di pioggia accade qualcosa di incredibile!

Reagendo con l’anidride carbonica presente nell’atmosfera (CO2) l’acqua diventa acida. Un acido debole, certo, ma quando cade su delle rocce è capace di solubilizzarne gli elementi che le compongono ed iniziarne il trasporto. Più è prolungato il contatto con queste rocce e più sostanze verranno disciolte nell’acqua.

Allo stesso modo, se la stessa goccia di acqua cade sul suolo di una foresta, può estrarre gli acidi umici e i tannini presenti nel materiale vegetale in decomposizione che, con basse concentrazioni di sali disciolti, andranno ad acidificare l’acqua.

A seconda delle sostanze trasportate l’acqua può avere delle caratteristiche chimiche e fisiche molto diverse. I valori di durezza, pH e alcalinità sono, infatti, strettamente legati e sono dipendenti dalla natura delle molecole contenute in una goccia d’acqua.

Semplificando un po’ possiamo definire la durezza come l’insieme dei sali disciolti nel liquido, il pH come l’acidità o basicità dello stesso e l’alcalinità come la capacità dell’acqua di rallentare o bloccare delle alterazioni del pH.

L’importanza dei sali disciolti è tale che a durezze elevate, quindi ad alte concentrazioni di questi, l’acqua ha generalmente un pH elevato (basico) e molto stabile, e un altrettanto elevato valore di alcalinità, che rispecchia la capacità che hanno i sali stessi di neutralizzare eventuali sostanze acide che potrebbero entrare in soluzione.

Questi valori influenzano molto la vita degli organismi che vivono in un ambiente acquatico. La velocità di moltiplicazione e la quantità dei batteri che decompongono la sostanza organica è strettamente dipendente dal pH e dalla durezza dell’acqua in cui vivono, così come i processi di assorbimento di alcuni elementi essenziali alla vita dei pesci e delle piante acquatiche.

Gli organismi acquatici, infatti, si sono evoluti per sfruttare al meglio le caratteristiche fisico/chimiche dell’acqua in cui vivono ed è necessario cercare di ricreare al meglio queste condizioni anche nei nostri acquari. L’allevamento in condizioni non idonee è infatti una delle principali cause di stress nei pesci, e li può portare ad ammalarsi o comunque a non esprimere al massimo i colori e i comportamenti che ci tengono incollati davanti al vetro dei nostri acquari!

Un acquario maturo consuma una buona quantità di sali e microelementi attraverso le normali funzioni fisiologiche di batteri, pesci e piante ed è quindi necessario reintegrarli. Il modo migliore è cambiarne l’acqua.

Per non dare grossi sbalzi di valori consigliamo di cambiare il 10% dell’acqua dell’acquario ogni settimana. Consigliamo inoltre di utilizzare acqua di osmosi (puoi produrla in casa grazie all’impianto AMTRA OSMOSIS SYSTEM 190), in modo da tenere sotto controllo i valori che vogliamo avere nel nostro acquario, e reintegrarla attraverso gli specifici Sali.

In acquari d’acqua dolce si andrà così ad utilizzare AMTRA KH + e AMTRA GH+. Questi integratori liquidi si aggiungono direttamente in vasca dopo aver ripristinato il livello. Per acquari di comunità e con piante consigliamo di dosare i sali in modo da avere KH 4 e GH 8. Un valore di durezza relativamente basso ma sicuro per evitare pericolosi sbalzi di pH e in grado di consentire l’acidificazione dell’acqua se richiesto dall’acquario.

In acquari marini l’acqua d’osmosi va reintegrata prima dell’immissione in vasca, attraverso l’uso dello specifico sale AMTRA PRO REEF SALT così da apportare tutta la complessità di elementi normalmente presenti negli oceani tropicali.

Per prevenire problemi al filtro dati da eventuali sbalzi di valori durante le operazioni di manutenzione consigliamo di dosare batteri, utilizzando quelli consigliati per manutenzione ordinaria come AMTRA CLEAN PROCULT, AMTRA PROCLEAN X e AMTRA CLEAN.

In ogni caso, prima di mettere acqua nuova in acquario, raccomandiamo l’uso di un buon biocondizionatore, sia se si usa acqua d’osmosi che, soprattutto, se si usa acqua di rete. La sua funzione principale è quella di legare cloro e metalli pesanti normalmente presenti nelle nostre acque di rubinetto al fine di rendere l’acqua meno aggressiva verso le mucose dei pesci e la flora batterica del filtro. Il prodotto più comune è di sicuro AMTRA CARE idoneo all’uso sia in acquari d’acqua dolce che marina. Negli acquari biotopo d’acqua dolce, plantacquari e comunque in tutte le vasche d’acqua dolce, soprattutto usando acqua di osmosi, il biocondizionatore più indicato è AMTRA PRO NATURE PLUS.  Grazie ai composti del carbonio che lo compongono, questo prodotto va ad integrare nell’acquario sostanze naturali utili per gli organismi presenti.

AUTORE

Lorenzo Tarocchi

Lorenzo Tarocchi

Laurea magistrale in Agraria, Master in Acquacoltura e Ittiopatologia.

Classe 1986, Laurea magistrale in Agraria, Master in Acquacoltura e Ittiopatologia. Appassionato di pesca e di tutto quello che vive sott’acqua, inizia lavorando in un negozio di Acquari nel 2010 ed in seguito in una delle maggiori serre italiane specializzate nell’importazione di pesci tropicali, collaborando nel frattempo con il Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa e con importanti aziende del settore.