Ogni appassionato di acquari si è trovato, prima o poi, ad avere a che fare con fastidiose macchie o insidiosi filamenti  che sembrano apparire dal nulla e si diffondono rapidamente su vetri, decorazioni e piante.

Le alghe, pur essendo una parte naturale degli ecosistemi acquatici, possono diventare un vero incubo se lasciate incontrollate.

Ma cos’è un’alga?

Le alghe sono organismi fotosintetici estremamente arcaici, presenti sulla Terra da miliardi di anni. Hanno giocato un ruolo fondamentale nell’evoluzione della vita, contribuendo significativamente alla produzione di ossigeno nell’atmosfera primordiale.

In acquario possiamo osservarne molte forme: dalle Diatomee unicellulari responsabili delle patine marroni che si formano all’avvio di un nuovo acquario, alle “ragnatele” formate dalle alghe filamentose fino alle gigantesche Caulerpa che possono crescere negli acquari marini.

Sebbene alcune alghe non siano indice di scarsa qualità dell’acqua, una crescita eccessiva può danneggiare l’aspetto estetico della vasca.

I fattori che più comunemente contribuiscono alla sovracrescita delle alghe sono:

  • l’eccessiva alimentazione dei pesci,
  • l’illuminazione elevata,
  • lo squilibrio dei nutrienti
  • una filtrazione non adeguata.

Consigli per evitarle o tenerle sotto controllo in fase iniziale:

1. Controllare l’alimentazione dei pesci

E’ opportuno fornire ai pesci il mangime più adatto alle loro esigenze, in modo che venga assimilato e ci siano pochi scarti. Se dosiamo molto mangime perché abbiamo molti pesci o sono in crescita, sarà necessario fare cambi più frequenti e corposi: in generale è consigliabile effettuare cambi parziali (10-20%) regolari, preferibilmente ogni settimana per mantenere una buona qualità dell’acqua. Ricordati

2. Avere piante a crescita rapida  

Le piante, infatti, sono i primi competitori delle alghe per i nutrienti (ne abbiamo parlato qui) : un acquario con molte piante in crescita difficilmente avrà problemi di alghe. Per favorire le piante è utile fornire CO2, fertilizzare con prodotti appositi e regolare la luce (per un acquario in salute 8 ore di luce sono generalmente sufficienti) Ti consigliamo di utilizzare un timer o una plafoniera con timer incorporato come AMTRA LED GLASS FRESH Wi-Fi.

3. Evitare la luce diretta del sole e inserire in vasca alcuni invertebrati o pesci che se ne possano nutrire.

Alcuni esempi: le chiocciole acquatiche del genere Neritina, i gamberetti Caridina multidentata o, tra i pesci, Otocinclus e Epaepalzeorhynchos siamensis, ma quest’ultimi solo se la vasca è idonea, crescono molto!

Come ultimo consiglio ti diamo quello di assicurare un buon movimento dell’acqua per evitare accumuli di detriti. Verifica che il getto del filtro sia sufficiente a muovere l’acqua di tutta la vasca o inserisci una piccola pompa di movimento o skimmer di superficie (AMTRA SKIMMER SURFACE) per aiutarti!

Se la situazione è decisamente sfuggita di mano ci sono alcuni prodotti che possono aiutarti come AMTRA PHOSPHAT-REDUCT, AMTRA NITRAT-REDUCT  e AMTRA CLEAN WATER che assorbono gli inquinanti sottraendo risorse alle alghe, mentre AMTRA ALGENKUR agisce sulle alghe stesse, diminuendone la presenza in vasca e dando il tempo alle piante e all’acquario stesso di recuperare e assestarsi.

 

AUTORE

Lorenzo Tarocchi

Lorenzo Tarocchi

Laurea magistrale in Agraria, Master in Acquacoltura e Ittiopatologia.

Classe 1986, Laurea magistrale in Agraria, Master in Acquacoltura e Ittiopatologia. Appassionato di pesca e di tutto quello che vive sott’acqua, inizia lavorando in un negozio di Acquari nel 2010 ed in seguito in una delle maggiori serre italiane specializzate nell’importazione di pesci tropicali, collaborando nel frattempo con il Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa e con importanti aziende del settore.

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